Viviane Elisabeth Fauville è il libro d’esordio della scrittrice francese Julia Deck. Un noir il cui l’incubo inizia fin dalle prime righe. Ambientato in una Parigi senza tempo e senza anima, è un racconto ricco di colpi di scena e scritto con stile essenziale e preciso, dove la descrizione delle strade e dei luoghi ha corrispondenze esatte, evidenziando una forma di scrittura quasi maniacale, un modo di “ancorare la follia degenerativa del personaggio in una dimensione spazio – tempo, come un argine fisico contro l’insanità mentale”. Il prototipo ha preso come riferimenti testi genere noir e loro traduzioni digitali come “I delitti di rue Morgue” di E. A. Poe. Sono state considerate varie tipologie di mappe, così da scegliere quella che potesse rappresentare al meglio il romanzo (mappa topografica). Sulla mappa è stata apportata una suddivisione del romanzo in quattro macro categorie: luoghi principali, appostamenti, inseguimenti e fermate della metro. Questi luoghi, però, non vengono indicati tutti fin dal principio, ma vengono svelati pian piano al lettore, enfatizzando la struttura del noir. Ogni capitolo si apre con la mappa topografica di Parigi, dove vengono evidenziate con un colore chiaro le zone già trattate nei capitoli precedenti e con un colore più scuro le aree del capitolo in lettura. Alla mappa topografica verranno poi integrate la Street View e la visualizzazione tramite satellite di Google Maps e di Google Engine. Per permettere al lettore di individuare più facilmente le parti di testo che corrispondono alle aree visualizzate, sarà possibile evidenziare in grassetto le parti del testo relative. Per quanto riguarda le zone principali di Parigi, tramite l’icona “info”, verrà data la possibilità ai lettori di visualizzarne informazioni su Wikipedia.