Design della comunicazione per il territorio

Un osservatorio per il progetto

La ricerca Design per Comunicazione del Territorio. Un Osservatorio per il progetto ha due obbiettivi principali: si prefigge di andare ad identificare l’ambito della “comunicazione del territorio” attraverso la raccolta, analisi e mappatura di contributi di ricerca e progettuali; va a definire, tramite l’analisi precedentemente effettuata, uno strumento, un Osservatorio, per la ricerca e il progetto specifico per l’ambito preso in esame. Il focus di ricerca preso in considerazione è in particolare quello del design di artefatti per la comunicazione del territorio. Si intende quindi Design per Comunicazione del Territorio il progetto di dispositivi e sistemi comunicativi per l’interfacciamento con i luoghi. Tale ambito di ricerca viene portato avanti, da diversi anni, tramite progetti nazionali e internazionali, ricerche e attività didattica dal gruppo di ricerca DCxT (Design per la comunicazione del territorio) facente parte della sotto unità Multimedia Formats (D.Com). L’obbiettivo iniziale, data l’assenza di una definizione presistente e condivisa dell’ambito preso in esame e l’assenza di criteri di catalogazione dei progetti di comunicazione del territorio, è stato quello dell’analisi dello stato dell’arte. L’analisi dello stato dell’arte e la raccolta di progetti di comunicazione del territorio ha mostrato come i vari contributi siano non solo vasti ma anche estremamente diversificati. Ciò ha portato alla definizione di parametri di catalogazione per i progetti raccolti, alla mappatura degli stessi ed ad una selezione di casi studio progettuali aventi particolari qualità comunicative e capaci di offrire un alto grado di mediazione tra l’utente e luoghi. Tale procedimento metodologico ha portato ad esplicitarsi una reale esigenza di progettare uno strumento, un Osservatorio, a supporto della ricerca e progettazione di dispositivi e sistemi comunicativi e specifico per l’ambito della comunicazione del territorio. La costituzione di un Osservatorio si attua così in un panorama di costruzione di strumenti per la ricerca e il progetto di design. L’Osservatorio quindi, come strumento in rete sistematico e aggiornabile, ha quale obbiettivo l’essere a supporto del progetto e della condivisione del sapere nell’ambito della comunicazione del territorio. Riferimenti per la sua costituzione sono stati quegli osservatori e collezioni virtuali che nascono come punti di accesso a informazioni raccolte con particolare attenzione alle evoluzioni tecnologiche e alle rappresentazioni visive più interessanti (es. Aiga Design Archive, Visual Complexity, ecc.). L’Osservatorio si propone come strumento per la consultazione, la condivisione e la raccolta di contributi attraverso una collezione di riferimenti progettuali nell’ambito della comunicazione del territorio selezionati per caratteristiche di innovazione. Esso costruisce un approccio di metodo progettuale che non è solo punto di accesso alle informazioni, bensì strumento per l’accessibilità al progetto di design, nell’ambito specifico di una condivisione dei risultati e dei metodi. L’Osservatorio si struttura con valenza internazionale: la selezione di casi studio, le ricerche e i progetti selezionati sono provenienti da tutto il mondo e offrono una panoramica qualitativamente selezionata dello stato dell’arte. Esso si compone di tre sezioni fondamentali. La sezione principale è costituita di una “collection” di casi progettuali (Innovation Prototypes Collection – IPC), cioè di prototipi. Essi sono riferimenti storici e culturali di forte impatto perché innovativi nel loro contesto temporale e d’uso e che ancora oggi mantengono il valore di riferimento culturale: sono cioè prototipi, perché avviano prassi e metodi progettuali. La raccolta si definisce con una linea temporale ampia, dai primi prototipi editoriali capostipiti delle guide turistiche, fino ai progetti esemplari di un nuovo modello di comunicazione fondata sul un alto livello di innovazione tecnologica, interazione, e partecipazione dell’utente. Le altre due sezioni fondamentali (In Progress Collection e My Collection), integrative alla collection dei prototipi, nascono per la condivisione e la raccolta di contributi di interesse, effettuabile da chi fruisce dell’Osservatorio per progettare sistemi comunicativi. La metodologia di base usata per la definizione della IPC si costituisce tramite una sistematizzazione e catalogazione, per “prevalenza semiotica di funzione” di progetti per la comunicazione del territorio (Giannitrapani, Viaggiare: istruzioni per l’uso. Semiotica delle guide turistiche, 2010). La selezione dei casi studio inseriti nell’IPC è stata effettuata attraverso una schedatura e analisi dei progetti utilizzando dei parametri specifici relativi alle componenti d’innovazione progettuali (es: fama/storicità e con una forte ricaduta nel contesto di applicazione; originalità del tema affrontato e/o originalità delle fonti; coerenza dei linguaggi: supporto, modalità espressiva, multimedialità, ecc.). I progetti selezionati per IPC sono un totale di novanta e sono stati inoltre suddivisi in undici gruppi progettuali per proprietà tipologiche e fine comunicativo. I differenti progetti raccolti sono consultabili all’interno dell’Osservatorio attraverso parametri più tipici della consultazione d’archivio e delle collezioni virtuali (come ad esempio Coordinate progettuali; Paese di riferimento; Autore; ecc.) e altri maggiormente legati alle finalità progettuali e quindi comunicative. I diversi progetti sono consultabili infatti per: area geografica di applicazione (luogo specifico e scala presa in considerazione); proprietà del dispositivo: supporto e crossmedialità; linguaggio espressivo principale e multimedialità; modalità temporale di fruizione di contenuti di fruizione dei contenuti (es. prima, durante, dopo l’esplorazione territoriale); coinvolgimento e dell’utente (interazione e partecipazione nella creazione e scambio di informazioni). L’Osservatorio permette inoltre ulteriori livelli di consultazione attraverso sezioni di approfondimento e schede specifiche di analisi per ogni progetto facente parte della collection. Da ciò è deducibile il fatto che lo strumento Osservatorio per natura e obbiettivi sia indissolubilmente legato all’ambito di ricerca di cui si fa portavoce . Dalla raccolta, mappatura e catalogazione degli esempi progettuali collezionati nell’Osservatorio si nota come il profondo cambiamento di cui siamo partecipi attiene sia alle modalità operative del comunicare sia ai media in quanto tali. Le correnti trasformazioni nei linguaggi, tecniche e supporti, conseguenti all’introduzione incrementale della tecnologia digitale nella comunicazione, mostrano quindi un cambiamento evidente sia nella modalità di produzione dei contenuti che nella modalità di trasmissione degli stessi. Ciò ha portato conseguentemente non solo all’idea che uno stesso contenuto potesse essere sin dall’inizio progettato per media diversi, ma che si potessero progettare innovative modalità di accesso ai contenuti attraverso nuove possibilità di interazione e mediazione comunicativa. I progetti raccolti mostrano infatti come da una parte i sistemi comunicativi offrano esperienze sempre più crossmediali e come dall’altra i dispositivi multimediali portino ad una convergenza di contenuti e formati. I nuovi dispositivi mobile inoltre permettono non solo la possibilità di avere contenuti in loco e in tempo reale, divenendo sempre più strumenti mediatori tra l’utente e il territorio, ma anche un alto livello di interazione e partecipazione dell’utente nella produzione di contenuti dal basso. Nuovi supporti e nuovi linguaggi portano così alla sperimentazione dalle aree più espressamente tecnologiche a quelle artistiche coinvolgendo diverse discipline tra cui il Design della Comunicazione.
Autore: Elisa Chiodo
Relatore: Daniela Calabi
Ciclo di dottorato: XXV