Memoria e territorio dialogano costantemente, in un rapporto di interscambio in cui l’una non prescinde dall’altro. Oggetti di studio dell’elaborato di tesi, entrambi stringono una relazione ancora più intima nel momento in cui il territorio, luogo d’eccellenza per il deposito di ricordi, viene colpito da una catastrofe naturale. Il trauma che tale evento porta con sé determina una lunga serie di momenti dolorosi che i sopravvissuti affrontano attraverso un lavoro di memoria, ricordando le cose com’erano prima in contrasto con ciò che sono diventate dopo. Rievocare l’evento e darne un significato personale diventa così un modo per guarire le ferite e permettere alle persone di superare lo shock iniziale. L’obiettivo è stato quello di condurre i testimoni dell’evento catastrofico verso un riesame della loro esperienza, chiedendo loro di rintracciare i propri ricordi partendo dal legame profondo con i luoghi a cui sono più legati: le loro abitazioni. Nasce così il memoriale delle case, un memoriale digitale che, focalizzando l’attenzione su un luogo così intimo e privato, chiede ai sopravvissuti di raccontare la loro esperienza con la catastrofe, ma più in particolare, di ricordare la sensazione di perdita ed abbandono subita nei confronti delle loro abitazioni. Si è deciso pertanto di scegliere il terremoto dell’Aquila, avvenuto il 6 aprile 2009, come caso studio su cui basare il progetto. La comunità aquilana, infatti, si è dimostrata matura per affrontare tale sforzo di memoria, poiché il tempo trascorso fra l’evento ed oggi ha permesso agli abitanti di acquisire consapevolezza. Il sistema comunicativo progettato, dunque, si compone a partire dalle testimonianze dei sopravvissuti e dalle fotografie personali da loro concesse, relative le scene e gli spazi casalinghi. L’unione di questi due elementi forma il videotesto. In questa cornice si delineano le memorie individuali e domestiche dei testimoni, che all’interno del memoriale ambiscono a diventare memorie collettive in grado di fornire una rappresentazione più vera ed autentica della catastrofe. Le case, poiché luoghi, necessitano di essere comunicate in quanto elementi fondamentali del tessuto urbano di una città, i quali a causa del terremoto sono andati persi, danneggiati o distrutti per sempre. Il memoriale delle case vuole far riflettere sull’importanza di tali luoghi e sul legame stretto che instaurano con le persone, per dimostrare qui e ora che la memoria può essere allo stesso tempo insegnamento, per chi la catastrofe non l’ha sperimentata, e terapia, per chi invece ha dovuto conviverci per molto tempo.