La scoperta di territori attraverso le parole di autori locali, ovvero coloro che hanno effettivamente vissuto il territorio di riferimento, è stata già analizzata in letteratura e ha poi trovato applicazione in diversi format editoriali. Dall’analisi dei progetti esistenti, è emerso come le guide letterarie siano il modello che maggiormente cerca questa correlazione tra autore e spazio vissuto. Tuttavia, pur proponendo un tipo di narrazione che si discosta dalla semplice guida sul territorio, il risultato è quasi sempre un percorso a tappe che non aggiunge elementi significativi né per esplorare il territorio né per comprendere l’autore. Queste riflessioni hanno permesso di lavorare a una soluzione che fornisce sia un’esplorazione inedita dello spazio, sia una comprensione più profonda della poetica dell’autore.
Da qui il Manuale di Orientamento Letterario, ovvero un format ibrido capace di coniugare gli aspetti del classico manuale con quelli della guida letteraria. Se il Manuale permette da un lato di ricevere informazioni puntuali relative all’approfondimento dei temi proposti dall’autore, dall’altro la Guida Letteraria permette di individuare sul territorio luoghi specifici attraverso percorsi per sviluppare e interpretare le tematiche dell’autore. Il Manuale di Orientamento Letterario fornisce quindi istruzioni e tappe per rivivere il territorio dal suo punto di vista. L’obiettivo è di creare una correlazione tra spazio fisico e spazio letterario, fornendo un tipo di esplorazione flessibile e dinamica. Il caso applicativo di questo modello vede protagonista Bruno Brancher, autore di strada attivo a Milano dagli anni del dopoguerra fino ai primi anni duemila. L’interpretazione dei suoi lavori ha permesso di creare un racconto sfaccettato della città, mettendo in risalto tutta la sua complessità storica e narrativa. Il Manuale può così essere applicato a tutti gli autori che vivono lo stesso territorio nello stesso periodo per avere una molteplicità di punti di vista.