Docualbum fotografico “Memorie espanse”. Artefatto ibrido volto a preservare la memoria partecipata di luoghi scomparsi e destinati a scomparire

Il progetto si pone l’obiettivo di indagare il ruolo della memoria collettiva nella comunicazione di un mnemotopo, come strumento di valorizzazione del ricordo di un territorio scomparso che ha avuto un forte impatto sulla dimensione culturale e storica di una certa comunità.
La sfida progettuale alla base dell’artefatto è stata quella di individuare uno strumento utile a conoscere un territorio che non esiste più, ponendo sullo stesso piano narrativo la memoria storica con quella individuale.
La ricerca si è svolta a partire dalla raccolta di materiali d’archivio, dall’approfondimento degli argomenti trattati attraverso contenuti bibliografici, e dalla riflessione sugli oggetti della memoria.
Si è considerato in modo particolare l’album fotografico, per tutti una prova tangibile del proprio passato e una rappresentazione della propria identità. Sfogliare un album di foto è un’esperienza intima, ma è anche un momento di condivisione, in quanto spesso accompagnato dal racconto di aneddoti, tramandati oralmente e per questo effimeri. A partire da questa considerazione, il progetto vuole rendere stabile e presente nel tempo la condivisione del ricordo con lo scopo di condensarlo in una memoria collettiva da preservare affinché non svanisca.
Per questo motivo, l’artefatto prevede l’ibridazione tra l’album fotografico e il documentario, e le relative modalità d’uso. Il risultato è un’espansione dell’album fotografico, in grado di raccontare un luogo in modo esaustivo, comprendendo informazioni di natura storica e tecnica ma anche descrizioni percettive e mnestiche, grazie ai brevi documentari. Questi ultimi raccontano la fotografia a cui sono associati univocamente, grazie alla tecnologia NFC, mediante una voce narrante principale che si alterna ad ulteriori testimonianze, audio e video.
Il progetto è quindi caratterizzato da un innovativo sistema di fruizione, che affianca i contenuti digitali a un oggetto fisico dal forte valore simbolico, in grado di comunicare il territorio scomparso attraverso la memoria.
Il caso applicativo di riferimento è il territorio dello Stadio di San Siro, considerato una vera e propria cattedrale, per il suo prestigio e l’importanza degli eventi che ha accolto, ma soprattutto per il suo forte valore culturale. Il progetto vuole salvaguardare la memoria di questo territorio, destinato ad essere abbattuto, grazie al “docualbum fotografico”, con il quale vengono raccontati i luoghi attraverso gli eventi che hanno reso San Siro un contenitore di memorie.
Autori:
Luca Bia
Alessandro Carbone
Simone Gigante
Nicole Guattini
Davide Saladino
Anna Spada
Anno Accademico: 2022/2023