Il progetto consiste in un nuovo format di comunicazione per il territorio che ha il fine di raccontare luoghi della memoria collettiva legati ad eventi traumatici come le stragi. L’artefatto progettato consiste in una piattaforma digitale che ibrida il sito longform e la cartografia narrativa per ricostruire le atmosfere di un mnemotopo caratterizzato da un passato traumatico, in un determinato momento storico. Per realizzare il primo modello del format, è stato scelto di trattare i luoghi che sono stati protagonisti nel panorama sociale e politico della Milano del 1969, caratterizzato dalle rivolte operaie e dalle manifestazioni studentesche, delle tensioni che sono sfociate nell’attentato di Piazza Fontana.
Ad oggi, le forme espressive volte alla valorizzazione di luoghi con un passato traumatico (la cui comunicazione è al contempo difficile e necessaria) sono ancora legate a forme tradizionali quali saggi, monumenti e memoriali. Queste però non risultano efficaci in quanto sono poco coinvolgenti emotivamente e fisicamente e, spesso, sono fruibili solo negli specifici luoghi. È dunque necessario immaginare un nuovo formato comunicativo che, ibridando diversi artefatti, possa sfruttarne al meglio le caratteristiche, col fine di fornire alle persone un’esperienza più immersiva attraverso cui conoscere i luoghi e le memorie dei cittadini.
Per progettare questo nuovo formato, sono state svolte una ricerca sul tema della valorizzazione dei luoghi della memoria pubblica e un’analisi dello stato dell’arte, prima a livello generale e poi sui casi legati a Piazza Fontana.
Una volta definiti i materiali e il punto di vista utili, si è scelto l’artefatto che meglio supportasse la narrazione: un formato digitale che ibrida il sito long form, di cui viene ripresa la modalità dinamica e interattiva con cui vengono fruiti gli articoli, con la cartografia narrativa, utile per rappresentare lo stretto legame tra gli eventi e il territorio.